Un cervellone cinese, già professore a Stanford, sembra abbia fatto la scoperta del secolo: una nuova batteria agli ioni di litio che non si scarica mai. E' più sottile, pesa quasi niente e aiuterà tutti i cellulari “smart” a durare molto più a lungo. Nell'industria automobilistica moderna, agevolerà' non poco la vendita di auto e moto elettriche di qualsiasi marca e modello. Da qualche tempo le batterie a ioni di litio hanno soppiantato le vecchie ed obsolete nichel-cadmio per la maggiore potenza e l'ingombro ridotto per inquinare sempre meno, muovendosi responsabilmente. Un esempio? Le nuove auto elettriche hanno le batterie integrate nel telaio per migliorare la distribuzione dei pesi ed una funzione salva-spazio per ospitare più passeggeri e sistemare agevolmente più bagagli. I nuovi accumulatori di energia avranno una durata quadrupla rispetto alle “normali” batterie al litio, grazie alla “bella scoperta” dell'ingegnere cinese “adottato” da Stanford, da anni a capo di un team di scienziati, tutto tranne che pazzi, col “pallino” delle batterie ricaricabili del futuro. Il mondo globalizzato attuale non dorme mai, tutti hanno sempre bisogno di tanta energia, di batterie sempre più efficienti ed inesauribili. Sarebbe davvero un bene di importanza incalcolabile oltre che auspicabile, evitare di dissipare l'energia del pianeta: in primis per non prosciugare in un battibaleno risorse “esauribili” fondamentali per prolungare la vita dell'intero ecosistema, in secundis per non dilapidare altresì l'intero stipendio mensile a colpi di click! Mai consumare più energia del dovuto per ricaricare continuamente lo smartphone o il tablet, per aumentare l'autonomia degli autoveicoli elettrici, non c'è dubbio che la durata limitata dei moderni strumenti hi-tech sia uno dei crucci più ricorrenti al momento. Non a caso tutti i centri studi moderni siano alla ricerca spasmodica della soluzione "definitiva" che consenta batterie più efficienti, economiche, più piccole e potentissime, per nano tecnologie sempre meno futuribili. Nella soluzione del prof cinese, la batteria in litio e' ingabbiata in una mini guaina in carbonio, spessa appena 20 nanometri (20*10-9 metri, 20 miliardesimi di metro, ndr), in tal modo il litio “eccitato” può “espandersi” restando stabile e sotto controllo. Eureka quindi! Risultato raggiunto con la nuova batteria che a parità di dimensioni, produce una energia pari a quattro volte quella di un accumulatore al litio tradizionale. Significa senz'altro oltre al minore spreco di energia, un funzionamento più efficiente ed economico e l'ulteriore miniaturizzazione di tutti i dispositivi e mezzi funzionanti a batterie: cellulari ancora più leggeri e sottili, auto elettriche con minore peso ed ingombro, con un'autonomia maggiorata ad oltre 500 Km e prezzi popolari. La squadra di cervelloni statunitensi vanta un palmares eccezionale nel ramo: prima batteria al litio trasparente, prima batteria super sottile, ma quest'ultima “trovata” è davvero la più importante e rivoluzionaria. La ricerca scientifica per definizione, non si ferma mai: prossimo step sarà implementare nuovi materiali per la creazione di accumulatori di energia ancora più piccoli e potenti, con strutture sottilissime, trasparenti e flessibili, anche per sviluppare la medicina! Finiremo per indossare chip sottopelle per analisi del sangue in tempo reale? La tecnologia “indossabile” sarà la moda più trendy del futuro prossimo, con micro batterie sotto la giacca o nei pantaloni, stimolanti per Lei, ritardanti per Lui? Senz'altro ne vedremo e venderemo delle belle...batterie!

"Vita sine proposito vaga est. La vita senza una meta è vagabondaggio". (Seneca)