Poteva mancare la Lambretta nell'Olimpo mondiale degli Scooter più costosi?

Dopo l'auto da corsa più cara del mondo, anche uno scooter di “casa nostra” ha fatto bella mostra di se nelle aste piu' famose. Questa volta e' il turno di una "Lambretta 200 SType Turismo Veloce" III serie del 1964, che e' stata pagata davvero a peso d'oro da un riccone americano appassionato di motoveicoli e mobilita' retro'. I milioni di appassionati milionari dei “gioielli” motoristici di tutto il mondo, ultimamente vogliono solo e sempre più il “made in Italy”, specialmente se d'epoca e da collezione a due e quattro ruote. Le ultime aste a stelle e strisce, hanno fatto registrare sia il tutto esaurito di presenze, che quotazioni da record per tutti i prestigiosi marchi dell'automobilismo di casa nostra: Alfa Romeo, Ferrari, Lamborghini, Maserati tra i tanti. Tra i pezzi migliori dei motori provenienti dai “garages” di ogni parte del globo e' stata battuta all'asta nientepopodimeno che una Lambretta d'antan ed il suo prezzo d'assegnazione, circa 20mila euro, rappresenta il nuovo primato per gli scooter di ogni tempo. Non soltanto una cifra “record” a cinque zeri, ma un segnale chiarissimo per i collezionisti, che anche il settore delle due ruote e' capace di dare impulso al mercato, con modelli esclusivi da scoprire ed esemplari “unici” ancora da restaurare. La Lambretta milionaria è una 200/225 S Type Turismo Veloce, terza serie del 1964, una versione davvero speciale della 175T prodotta dalla casa Innocenti tra il 1962 e il 1965. Questo scooter fa parte di un limitato numero di "vespe" importante e “modificate” dall'Inghilterra, particolare da non trascurare che rende ancor più esclusiva la serie limitata. Proviamo a ricostruire la storia di una due ruote diventata un mito anche al cinema. Siamo nel Regno Unito, siamo nei favolosi Anni '60, impazzava la “New Wave” musicale e gli scontri, le sfide, le corse all'impazzata tra i “vespari” chiamati “Mods” ed i motorizzati detti “Rockers”. Con le loro diversissime quanto contrapposte subculture giovanili e le loro "vite spericolate", riempivano le cronache nere locali e nazionali per anni. Altre rarità di questa “incantevole” Lambretta posta all'incanto completamente restaurata, sono gli accessori originali dell'epoca: come la mitica marmitta arancione firmata “Ancilloti” (celebre meccanico fiorentino dell'epoca, mago del tubo di scappamento e del carburatore, ndr), la sella super-sport firmata “Nannucci”, i due fari supplementari “Lucas” e il portapacchi “Cuppini”. Per chi in quegli anni aveva ventanni sono nomi noti e marchi unici ed indimenticabili, testimoni "materiali" di una eta' ed un'epoca che non tornerà piu', eccetto che nelle aste milionarie per soli adulti facoltosi. Perché non provare a parteciparvi?

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