Avro' rispettato la tariffa minima?

L'Europa “rimanda a Settembre” l'Italia per violazione della normativa sulla "tariffa minima" tra le associazioni dei camionisti e quelle degli esercenti. Il sistema dei costi minimi anticoncorrenza del trasporto merci e' illegale e non c'entra con la sicurezza stradale! Nel nostro paese il trasporto merci su gomma funziona cosi: l'Osservatorio sulle Attività di Autotrasporto (ente composto da rappresentanti dello Stato, di associazioni di vettori e di associazioni di committenti) fissa i costi minimi d'esercizio qualora non fosse stato stipulato nessun accordo tra le parti. Ci riferiamo alla Legge n.133 del 2008, che aveva istituito il sistema dei "costi minimi" dell’autotrasporto, normativa che obbliga il pagamento, da parte della committenza, di tariffe per consentire standard minimi di sicurezza. Nel “lontano” 2008 vennero altresi' istituite delle tabelle “standard” al fine di "regolare i conti". Numerosi TAR e pure l'Antitrust avevano invocato dall'inizio, continuando a piu' riprese nel corso degli anni, l'intervento dell'Alta Corte di Giustizia Europea, allorché facesse chiarezza sulla normativa italiana, districasse la "matassa" della compatibilità con i principi di libera concorrenza, di libera circolazione delle merci, delle imprese, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi. Con la sentenza attuale, i giudici europei constatano che tale “Osservatorio” essendo composto in maggioranza da rappresentanti di associazioni del settore ed abilitato ad agire nell'interesse esclusivo della categoria, deve essere considerato un'associazione d'impresa direttamente soggetta alle regole di concorrenza. Di fatti i costi minimi d'esercizio inibiscono le imprese stesse dall'offrire tariffe inferiori a tali costi. Pertanto, limitando la libertà degli attori del mercato di determinare il prezzo dei servizi di trasporto di merci su strada, la normativa italiana riduce la concorrenza nel mercato interno. La Corte di Giustizia sottolinea inoltre come la determinazione dei costi minimi non sia idonea a garantire il conseguimento dell'obiettivo legittimo, fatto valere dall'Italia, per giustificare la restrizione della concorrenza a tutela della sicurezza. Actor sequitur forum rei!