Mobilità Consapevole
Pronti, partenza, via all'inquinamento, via al traffico, via alle polveri erte e sottili, via allo smog, via ad una qualita' della vita a misura d'uomo e non di auto! Tutto questo in 100 comuni “consapevoli” aderenti alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile per incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano!
Basta autoveicoli, filoveicoli, moto e scooter parcheggiati alla "bell'e meglio" in ogni dove, bisogna riscoprire il piacere delle città “nude e crude” per un giro in bicicletta, in monopattino, a piedi per le vie del centro e della periferia. Spirito e scopo della campagna 2014 e' proprio questo, lanciato dallo slogan: “Our streets, our choice”, piu o meno letteralmente traducibile dall'inglese come: “Le nostre strade - sono - le nostre scelte”, bisogna interessare e coinvolgere tutti i cittadini ai problemi provocati dall’inquinamento e dal traffico urbano adesso che e' ancora possibile evitare il peggio per le generazioni che verranno. Così se Milano tenta di incrementare i mezzi pubblici, Roma cerca di diffondere il car-sharing, Bologna e Torino scelgono le due ruote, le piste “biciclabili” e le aree “only for” pedoni. Ma la via da percorrere è ancora lunga, come e' importante creare aree pedonali e percorsi ciclabili, anche limitare i mezzi a motore, aumenterà il nostro benessere e la voglia di affrontare i percorsi quotidiani con tranquillità. Le città italiane attualmente sono pericolosissime per la sicurezza e l'incolumità degli amanti delle due ruote: traffico, code, blocchi, buche e sistematiche quotidiane sviste automobilistiche: questi ed altri sono gli ostacoli contro cui ciclisti e pedoni “urtano” ogni giorno. Si parla di “Bike to Work”, cioè lasciare la macchina che inquina in garage ed inforcare la propria bici d'ordinanza ogni mattina per il tragitto casa-ufficio, ma possibilmente senza indossare, invece del casco obbligatorio, un vero elmetto da guerra oppure rinunciare alla giacca antivento per un giubbotto antiproiettile al mero scopo di salvare “la pelle” una volta scesi in strada. Scherzi a parte, ridurre l’utilizzo delle auto nelle grandi città, si deve. E si devono creare sulle strade principali, percorsi collettivi, entro i quali far ciclare un flusso ordinato di bici, così da abituare gli automobilisti alla presenza costante delle due ruote sulla destra. Ma tra il dirlo e il farlo c'è di mezzo...l'assicurazione. Dove andiamo se non siamo assicurati? L'Inail non “copre” gli infortuni se “viaggiamo” su due ruote. Se ci rechiamo al lavoro in autobus, in macchina o a piedi siamo assicurati, in bicicletta NO! Di Mobilità Consapevole e di eco-sostenibilita', non bisogna solo parlarne, ma bisogna attuarne le norme e le buone pratiche “allegate”. Qui ed Ora. Una bella ed unica “chance” per cambiare la nostra qualità della vita oltre che quella dell'ambiente che ci circonda. Usare la bicicletta come mezzo di trasporto per tutto l’anno e' realmente possibile. Non si capisce perché l’Italia non riesca a seguire l’esempio europeo e rendere “permanenti” le misure non certo “drastiche” adottate dalle varie amministrazioni locali per migliorare la qualità delle strade e la viabilità di tutti i trasporti.
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