Ecco come funziona l'AutoPilota della nuova Tesla!

In mezzo ad una garrula e gagliarda folla di addetti stampa e addetti ai motori, i boss di Google e Tesla hanno orgogliosamente presentato il tanto atteso nuovo modello con motore duale (quindi doppio motore elettrico, uno sull'asse anteriore e uno sul posteriore, ndr) e con la guida "assistita" da un Autopilot, si avete lette bene, il primo pilota automatico posto su un “normale” autoveicolo da strada, venduto qui come optional alla modica cifra di 4.250 bei bigliettoni verdi! Ma e' pure certo che il bolide a batteria, made in USA, e' stato superdotato della trazione integrale sulle 4 ruote motrici e di un'incredibile accelerazione. Grazie a cotanta potenza e alla coppia generata dai due innovativi propulsori, è in grado di far schizzare la monoposto ibrida da 0 a 100 orari in 3 secondi netti, un tempismo da Ferrari o Lamborghini, una sfida "elettrizzante" per qualsiasi auto sportiva a benzina super, molto più costosa ed inquinante. Le batterie a ioni di litio confermano i 30 minuti di tempo per ricarica veloce, utilizzando il sistema proprietario “Tesla SuperCharger” dall'inventore “pazzo” omonimo, mentre col plug-in normale da circa 20 Kw serviranno le “canoniche” 2 ore e mezzo per far compiere alla vettura quasi 500 Km sull'asfalto a stelle e strisce. Veniamo adesso alla vera “chicca” della nuova Tesla, cioè al sistema “AutoPilot” che in maniera non dissimile a quanto sviluppato ed implementato da case automobilistiche “concorrenti”, comprende un insieme eterogeneo di sensori intelligenti, radar e telecamere che monitorano la carreggiata in tempo reale sussidiando in maniera consistente il guidatore. L'Autopilota si attiva dalla "tradizionale" frenata di emergenza, al track control per il mantenimento della corsia di marcia, fino al limite di velocità automatico e la video-lettura dei segnali stradali. Niente "Effetto Woow" sotto il sole della California, anche se i fortunati che l'hanno già potuta testare affermano convintamente di essere dentro una vera e propria "nave spaziale" e non, come in realtà, al volante di un normale veicolo a quattro ruote. Dal VIDEO dedicato si evince come già l'autonomia di guida e l'intervento del pilota automatico siano già preponderanti ed alcune volte persino decisivi per la sicurezza stradale, un altro passo avanti deciso verso l'auto che si guida da sola al costo di una berlina. Cosa volere di più?

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