Attenti a come fate la retromarcia!

Spazi di marcia molto più che ristretti, scarsa visibilità in manovra, una fiducia eccessiva nell’assistenza del sensore automatico di parcheggio e le linee ultra moderne di alcune carrozzerie, creano le condizioni “ottimali” per i cosidetti "incidenti lievi" ma sempre più frequenti. In 8 casi su 1o, i sinistri si verificano all’uscita da un parcheggio, circa l'85%, che in ingresso, il 16%. I conducenti esperti, dai 65 anni in su, causano il 35% di incidenti in più, durante le azioni di parcheggio o manovra, rispetto a quelli di età compresa tra 25 e 65 anni. Gli ultimi dati dimostrano quanto sia critica la retromarcia per gli automobilisti tutti. Quasi la metà di tutti i sinistri, circa il 44% conta gli “auto-scontri” tra veicoli fermi nei parcheggi o in retromarcia e 1 manovra su 5, circa il 20%, vede coinvolte 2 macchine che si muovono simultaneamente in retromarcia “baciandosi” le carrozzerie. Negli ultimi anni, il numero di questi auto-tamponamenti soliti accadere durante le manovre di parcheggio è aumentato di oltre il 30%. Poca visibilità dei nuovi lunotti e dimensioni eccessive dei telai nelle parti basse saranno la vera causa alla base dell’incremento di questi lievi incidenti? Sembra di Si. Negli ultimi decenni, tutte le auto sono diventate sempre più larghe e lunghe, mentre le “strisce” dei parcheggi sono sempre quelle. I camion ed i Suv sono gli automezzi coinvolti più spesso in incidenti di questo tipo e sono anche i veicoli più spesso responsabili di tali situazioni all’interno dei posteggi, rispetto alle utilitarie più piccole e compatte. Vieppiù la visibilità panoramica totale è stata notevolmente ridotta dal design sempre più aerodinamico della scocca, con sempre meno spazio per specchietti retrovisori e schermi laterali. I sistemi di “park-assistant” attuali, tanto decantati, non riescono ad evitare tutti gli urti durante le operazioni di parcheggio, non avendo la visuale laterale. Molti conducenti, inoltre, fanno eccessivo affidamento sul loro sistema di parcheggio assistito e spesso non riescono ad agire con sufficiente rapidità. Ci assicurano che i nuovi sistemi di assistenza alla guida sempre più smart e i sistemi di frenata d'emergenza autonomi contribuiranno a ridurre sensibilmente tali infortuni in un prossimo futuro. Sarà!