Normative
Sei ricco ed hai una bella macchina sportiva? Beato Te! Corri oltre i limiti di velocità, metti in pericolo la tua incolumità e la sicurezza stradale degli altri, vieni beccato e multato? Paghi una contravvenzione più salata! Alcuni paesi scandinavi, in primis la Finlandia, hanno norme che adeguano l'importo delle sanzioni in base alla dichiarazione dei redditi!
Tutto ebbe inizio dalla multa comminata ad un ricco uomo d'affari finlandese, che fermato dalla polizia stradale perché andava a "cento all'ora" in un tratto di carreggiata, il cui limite di velocità prevedeva i 60. Fin qui niente di straordinario, fino a quando non gli è stato presentato un “conto” da 54mila euro e rotti sonanti euro! Se tale esborso sembra un'enormità, commisurato affatto al “genere” di infrazione commessa, alle latitudini prossime al "Circolo Polare" non è cosi insensato. La legge scandinava non ammette ignoranza, ma equità fiscale per tutte le violazioni al Codice della Strada. Al riguardo, non si tratta nemmeno della cifra più alta pagata da un pirata della strada, nel 2002 un dirigente di una nota compagnia telefonica si era visto sanzionare per 120mila euro, un eccesso di velocità di “appena” 25 km orari. Tutto normale perciò, in Finlandia la legge prevede e consente, che alcune sanzioni amministrative, tra cui quelle riguardanti la sicurezza stradale, siano pagate e riscosse in base al reddito del colpevole. Guadagni molto? Se sgarri, paghi tanto e di più, ovvero in proporzione al tuo “tenore di vita”. A seconda della gravità della violazione, la cifra potrà essere moltiplicata per altrettante aliquote connesse alla dichiarazione dei redditi. La Finlandia è stato il primo paese ad introdurre le multe “proporzionate”. Già nel 1920, prendendo esempio dallo spirito "illuminista", proponeva a tutti i cittadini di rendere le sanzioni a misura di portafogli. Fino al 2000, ogni automobilista doveva dichiarare i propri redditi alla polizia mediante autocertificazione, ma da allora in poi le forze dell’ordine hanno scelto di utilizzare le proprie autostrade informatiche “incrociando” tutti i dati delle basi telematiche statali, con un aumento dei ricavi per l'erario del 40%. Perché non prenderne esempio? L’idea ispirata a legittimi criteri di “equità sociale”, esportata in altri paesi potrebbe generare delle condizioni di disuguaglianza fiscale, ove la differenza fra classi sociali, tra “ricchi e poveri” è più netta, rispetto alla Scandinavia. Dove sta la “magagna”? Tutto ciò si tradurrebbe in un aumento delle violazioni su strada nelle aree più povere e disagiate del continente, lasciando sicuri solo i quartieri e le nazioni più abbienti. Morale: “Qui da noi, non s'ha da fare!”.
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