Le tipiche strade bucate italiane!

Il mancato investimento in opere stradali di questi ultimi anni ha generato una situazione diffusa di dissesto di cui oggi paghiamo "eccome" le conseguenze. Lunghi tratti in cui l'Anas è costretta a vietare la circolazione perché non sicuri o con le carreggiate chiuse o a circolazione limitata per buche e deformazioni del terreno. Oggi come non mai sarebbe necessario "mettere mani e piedi" ad un piano pluriennale e straordinario di salvaguardia della viabilità nazionale. In primis "rimettere in sesto" e in sicurezza la rete stradale ed autostradale esistente, prima che questa collassi. Dove sono finiti i fondi promessi dal Governo contenuti nell'ultima "Legge di Stabilità" 2016 per gli enti locali? Quelli stanziati ad-hoc per le manutenzioni che possono cambiare finalmente le "corsie", mettendo in sicurezza il nostro patrimonio stradale e fornendo maggiori certezze ad automobilisti, motociclisti e semplici pedoni. Che percezione hanno gli italiani della sicurezza stradale attuale? Da un recento studio sulle conseguenze degli incidenti stradali, che sono stati solo nel 2015 ben 177mila, la chance di restar vittime di un sinistro, è tra le paure ed i pericoli maggiormente avvertiti dai nostri connazionali. Dopo il furto in casa, temuto come la morte dal 77% degli intervistati, il 70% si dice molto preoccupato di poter essere coinvolto in un incidente stradale. Analizzando meglio il dato, appare chiaro come ad essere più preoccupati siano gli adulti con l'86%, quelli che abitano al Sud con l'84% e coloro il 76% che preferiscono usare l'auto privata rispetto ad altri mezzi di trasporto. Dai risultati di più di un sondaggio si evince come la sicurezza "on the road" sia oggi percepita come un vera e propria emergenza da affrontare con la massima urgenza. Più del 68% degli intervistati dichiara di vivere tale disagio "direttamente" nel proprio comune di residenza. Oltre l’80% definisce “a rischio” le strade per le due ruote, il 74% ritiene che le città siano letali soprattutto per i pedoni, il 65% anche per chi si sposta in automobile. Il 60% degli intervistati dichiara di aver rischiato nell’ultimo anno di restare coinvolto in incidenti per le condizioni stradali inaccettabili. Mentre lo stato dell'arte della segnaletica e dell'illuminazione delle strade viene giudicata soddisfacente, le condizioni dell’asfalto vengono valutati negativamente dalla totalità degli intervistati.  Solo il 20% esprime commenti positivi e il dato "precipita" addirittura al 5% al Sud. Le buche e la cattiva manutenzione dell’asfalto rappresentano l’elemento più pericoloso per la sicurezza stradale dei cittadini, difatti oltre il 78% lo segnala. Nonostante tutto, gli interventi dell'ANAS latitano e le “priorità stradali” delle amministrazioni locali sembrano focalizzarsi su altri elementi (soste e parcheggi 40%, semafori non funzionanti 30%, Ztl o aree pedonali, ndr). Cosa fare, allora? L'87% degli italiani vorrebbero un miglioramento sostanziale delle condizioni del manto stradale attraverso interventi di ripristino delle buche e l’utilizzo di asfalto drenante, per il 97% di motociclisti e scooteristi è la vera priorità per una reale sicurezza, seguita da più attenti controlli delle forze dell’ordine col 76%, dalla messa in opera di guardrail di ultima generazione col 70% e dall’adeguamento della segnaletica stradale col 67%!