Niente più auto blu per i politici!

Potevamo fare come in Cina, dove dal 2016 un terzo del parco auto "blu" sarà sostituito per intero da auto elettriche o ibride. Ma siamo in Italia, ed è già tanto che il governo abbia riscritto un decreto sull'abuso delle auto blu. Il testo, approvato a Montecitorio con 387 sì, nessun no e 19 non so, ovvero astenuti, passa al Senato. Sarà quindi punito come “reato penale” e “peculato d'uso”, l'utilizzo delle auto di servizio per il tragitto da casa all'ufficio da parte di qualsiasi politico. Prossimamente quindi per i politici si torna a casa con i soli mezzi pubblici o privati, dovranno muoversi non più con l’auto blu ma con la propria auto o anche in autobus gli alti funzionari dello Stato ed anche gli assessori regionali che godono ancora dell'auto "privilegiata". La novità più grande riguarda inoltre l’utilizzo dell'auto blu: "Sarà consentita solo per i singoli spostamenti e per ragioni di servizio, che non comprendono lo spostamento tra l’abitazione e il luogo di lavoro in relazione al normale orario d’ufficio". Per chi non si adegua c'è il penale per "peculato d’uso". Ma non finisce qui, tutte le Amministrazioni Pubbliche e le Autorità indipendenti (compresi i "capoccioni" di Banca d'Italia e Consob, ndr) non potranno comprare nuovi autoveicoli, né stipulare contratti di locazione fino al 31 Dicembre 2017, anziché al 31 Dicembre 2015, come previsto dall'ultima “Legge di Stabilità”. La nuova normativa si applicherà con esito immediato alle pubbliche amministrazioni, mentre gli organi costituzionali come Parlamento, Presidenza della Repubblica e Corte Costituzionale, dovranno recepire queste indicazioni nei propri ordinamenti interni. "Ce la faremo prima o poi a disfarci di tutti i privilegi dei politici?".