Gary Medel difensore interista, invitato a scendere dall'auto dalla polizia cilena!

Il temperamento più acceso e turbolento in un campo sportivo può procurare espulsioni, squalifiche per diverse giornate, gli sfottò perpetui dei tifosi della curva avversaria, ma questa volta per Gary Medel, centrocampista dell'Inter e della nazionale cilena, la punizione è stata ben più severa. E' finito nel peggiore dei modi infatti il suo rientro in patria, proprio all'aeroporto della capitale Santiago del Cile, dove è stato fermato e multato per aver risposto "in malo modo" agli agenti preposti per i controlli. La polizia cilena ha reso noto che il calciatore, che occupava l'aerea riservata ai "Vip" avrebbe minacciato i funzionari obbligati ad eseguire il controllo bagagli di rito. Lo "Zio", soprannome con cui viene appellato dai molti fans e dai compagni di club, questa volta l'ha fatta "grossa", opponendosi  all'ispezione delle sue valigie. La violenta reazione è sembrata subito sospetta e inopportuna agli agenti. In un secondo tempo, quando finalmente accettava di essere perquisito, è parso ancora stizzito ed insolente proferendo ingiurie e frasi spropositate e irriguardose all'indirizzo del personale aeroportuale di sorveglianza esterrefatto. Dopo quest'altro alterco, per riportare la calma sono dovuti intervenire addirittura amici e familiari. Il fattaccio riporta alla memoria un altro brutto episodio fatto registrare dal focoso difensore quando giocava in Spagna e venne arrestato per minacce ad un tassista dopo una notte brava in discoteca. Morale della favola all'incontrario: il giocatore ha fatto le scuse formali agli agenti, addirittura per cellulare, promettendo di non comportarsi mai più in maniera scellerata. La domanda sorge spontanea: "Ma imparare l'educazione prima di tirare calci ad un pallone? No?".