I "city user" italiani del domani saranno tutti più sostenibili e consapevoli!

Ogni giorno circolano nelle città quasi 2 milioni di pendolari, con file di auto e mezzi privati che se messi in fila indiana dal Belpaese arriverebbero fino alla Muraglia Cinese. Milioni di clienti “non residenti” che ogni giorno, per motivi di studio e lavoro, hanno come destinazione i centri urbani delle città cosiddette metropolitane.

Questi city user equivalgono a circa il 20% dei residenti totali, con evidenti ripercussioni sulla domanda di servizi legati non solo alla mobilità.

E' quanto emerge da una statistica recente che ha messo a confronto i dati dei censimenti Istat 2001 e 2011 e quelli sulla mobilità urbana 2014. Si parla di un aumento della mobilità soprattutto con ab-uso delle auto al 70% e di occupazione degli spazi urbani, pari al 28% della superficie, quasi un terzo della città.

Una lungo coda giornaliera di 7mila km, se mettessimo in fila “indiana” tutti gli autoveicoli che entrano nei nostri capoluoghi, con una media di 1,4 passeggeri cadauno.

Ottimizzare la mobilità nelle città analizzando i flussi giornalieri di affluenza e monitorare i dati, realizzare più infrastrutture per la mobilità elettrica, aumentare i servizi di sharing mobility a tutti i livelli, sviluppare “applicazioni” che informino in tempo reale sulle attività dei mezzi pubblici, soluzioni logistiche di appoggio, utilizzo di mezzi elettrici per il trasporto delle merci nei centri urbani, sono alcuni dei suggerimenti da attuare subito da ogni municipalità particolarmente “smart”.

Molte città hanno iniziato da tempo, ad esempio il comune di Siena, già dal lontano 1965 ad incrementare il servizio di mezzi pubblici a basse emissioni per continuare a sviluppare azioni di mobilità sostenibile fino ai giorni nostri con decine di stazioni di ricarica rapida di ultima generazione ed il monitoraggio dei parcheggi attraverso app dedicate per l’individuazione di posti liberi, diminuendo gli spostamenti in auto e le emissioni di gas serra.

Altro esempio la città di Livorno, con i display per il trasporto urbano “just in time”, una tra le prime applicazioni di trasporto pubblico a fornire informazioni complete e in tempo reale al cittadino, mettendolo in grado di poter scegliere il mezzo pubblico come sostitutivo al mezzo privato.

Firenze non poteva mancare, con i suoi evoluti strumenti per la pianificazione e la gestione della mobilità sostenibile sul territorio (mappe dinamiche dello stato del traffico delle principali arterie viarie, sistema di supporto alle decisioni nella gestione della mobilità attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati, ndr).

Le idee innovative ci sono e pure le proposte da portare sul mercato da parte di startup nate come funghi nel corso degli ultimi anni.

Chiarissimi esempi di mobilità intelligente, flessibile e personalizzata che attraverso le moderne tecnologie ci consentiranno di organizzare gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola in maniera sempre più eco-compatibile!

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