Attualità
La Polstrada e Società Autostrade uniscono le forze e rendono più serrati i controlli per opporsi alla “moda del momento”, ovvero il gravissimo fenomeno del “mancato pagamento” del pedaggio in uscita dal casello!
La nuova moda del momento, rischia di costare piuttosto cara al “furbetto” della strada di turno, ovvero una multa da 90 euro, maggiorata dal costo “evaso” del pedaggio e la sanzione accessoria di -2 punti patente. La stretta “anti evasione” ai "furbetti del casello" è iniziata. E' l'eccellente risultato di un recente protocollo d’intesa siglato tra Polizia Stradale e Società Autostrade per l'Italia. Per il momento si tratta di un progetto “pilota” avviato solo sui tratti a pedaggio del Piemonte, della Lombardia e della Liguria, a breve la nuova procedura scatterà su tutto il territorio nazionale. Come funziona? Il procedimento è molto semplice: nel caso di mancato pagamento del pedaggio, sarà stampato uno scontrino come report cartaceo con su scritti tutti i dati inerenti l'autoveicolo, la sua classe e la targa, con le informazioni di transito (data, ora, casello di uscita e di entrata, ndr) con l’importo da pagare. A questo punto l'autista “frettoloso” avrà solo 15gg. di tempo, dalla data di emissione del ticket, per pagare senza ulteriore sovrattassa. Dopodichè, scatteranno gli interessi da pagare secondo l’Art.176/11 bis del Codice della Strada. Lo stesso articolo prevede anche che l’accertamento del mancato pagamento possa essere effettuato dal personale dei concessionari autostradali e stradali e dei loro affidatari del servizio di riscossione. Questo vuol dire che gli stessi “casellanti” in quanto personale abilitato, potranno segnalare direttamente il mancato versamento del pedaggio agli agenti della Polstrada che invieranno il verbale con la sanzione al domicilio dell’automobilista “evasore”. Il risultato è che l’utente inadempiente, oltre alla richiesta di pagamento del pedaggio, riceverà anche un verbale di contestazione e sarà tenuto a pagare, sia il pedaggio che la contravvenzione, entro 60 giorni. Non finisce mica qui, perché al proprietario del veicolo, sarà richiesto di indicare chi fosse alla guida al momento del transito per la decurtazione dei punti patente. In caso di mancata risposta, gli sarà inviato un altro verbale di contestazione. Una “mala pratica”, che in questi ultimi anni ha "scassato" lo Stato, insomma ci è costata molto cara. Forse non tutti sanno che più della metà degli introiti delle concessionarie, vanno dritti dritti nelle casse all’Erario come diritti di concessione, tassazione utili d’impresa, iva, etc. Una bella sommetta quindi quella pagata annualmente dagli automobilisti alla società autostrade, che solo nel 2015, secondo le statistiche ha fruttato allo Stato complessivamente più di 7 Milioni di euro!
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