Il design della Vespa diventa ufficialmente patrimonio dell'umanità. Stop al "pericolo giallo" dei cloni!

"Stop ai cloni! La Vespa non si tocca e non si imita, è un'opera unica di design italiano, universalmente da tutelare!". Una sentenza “storica” per la prima volta riconosce il celeberrimo scooter “made in Italy” come opera di disegno industriale soggetta ad esclusivo copyright. I giudici hanno finalmente stabilito in via definitiva, che nessuna azienda al mondo, potrà mai vendere o produrre "cloni" della due ruote tricolore. La causa civile in materia di impresa era promulgata da un procedimento d'urgenza avviato da Piaggio nei confronti di una società cinese "beccata" a commercializzare un modello praticamente uguale al mitico Vespino anche nel nome. Il gruppo italiano ha fatto valere, il diritto di forma su un modello specifico e su tutte le linee prodotte dal 1948 ad oggi. I giudici hanno stabilito, che la forma e la sostanza della Vespa è un'opera di design industriale, da tutelare in base all'Art. 2 della Legge sul Diritto d'Autore e nessun'altra società potrà mai commercializzare un prototipo "simile" in Italia e/o nel resto del Mondo. Il modello "Vespa" è stato altresì riconosciuto dai giudici come valido marchio di "forma tridimensionale", nella titolarità unica ed inimitabile dello "storico" produttore italiano. "Viva l'Italia, evviva il Made in Italy!".