Anche gli italiani scoprono l'efficacia e l'efficienza della "mobilità condivisa"!

Oggi in Italia sempre più gente, una fetta consistente di automobilisti, ciclisti e centauri, prova il trasporto condiviso, ne diventa consapevole e non lo lascia più, rinunciando al mezzo privato. Mettendo insieme i "vecchi" mezzi pubblici e tutte le novità in condivisione: tra bike sharing, scooter sharing, car-sharing, car-pooling, c’è già di che muoversi a piacere, almeno nei grandi centri dove i servizi appena scritti sono tutti già belli che presenti e funzionanti. A Milano ad esempio, una delle città metropolitane più servite dalla mobilità "alternativa", lo sharing copre appena l’1,5% degli spostamenti e il 3% dei km percorsi, con 6 cittadini su 10, che non potranno rottamare a breve l'auto privata e 2 su 10 che non lo faranno mai. Chi ha già "testato" il trasporto condiviso è contento e felice di continuare ad usarlo e udite udite, il 23% di essi ha già portato alla rottamazione il vecchio macinino. Sono più di 700mila gli autisti che ogni giorno guidano i mezzi elettrici delle principali case di car-sharing, altri 200mila ciclisti abituali che inforcano quotidianamente per il tragitto casa-lavoro le biciclette "sponsorizzate" e condivise. Più di 40mila passeggeri ogni fine settimana usano l’autostop digitale per lunghe o brevi tratte. Dopo tutti questi numeri, alla fine, circa 1 Milione di italiani scelgono il "nuovo" modo di spostarsi in condivisione, con la stessa auto o bici o scooter usato da più persone. Un boom anche del 100% in un anno, fotografia di una nuova offerta di mobilità a basso costo, a metà tra il pubblico e il privato. Più in sordina, senza fare clamore e proteste come UBER black e compagnia, nelle grandi città italiane è già arrivato un servizio alternativo all'auto privata, il car sharing.  E' vero il 90% dei veicoli al momento sono concentrati in poche grandi città del nord e del centro Italia, ma piano piano anche gli altri con meno abitanti, potranno vantare almeno un servizio di quattro e due ruote in condivisione. Nel lungo periodo come cambieranno le cose? Le persone potrebbero fare a meno della sempre più costosa auto privata, sostituendola con una "sharing mobility", ovvero utilizzando una mobilità in condivisione cittadina e passaggi a basso costo ordinati via smartphone al momento, inquinando meno, risparmiando tutti!