Le pessime condizioni delle strade italiane sono la causa principale degli incidenti per chi viaggia in moto o scooter!

Aumentano le immatricolazioni di moto e scooter e aumenta di pari passo purtroppo anche il numero di sinistri che li vedono coinvolti. Dopo anni di vendite in picchiata del 20%, gli incidenti erano diminuiti. Adesso le statistiche più aggiornate indicano un aumento della mortalità tra i centauri "nostrani" dell'8%, con 30 morti in più, nei primi mesi dell'annus horribilis in corso. La cause? Vanno cercate sicuramente nelle infrastrutture del Belpaese sempre più fatiscenti ed obsolete e nella crescente attitudine alla distrazione di ogni conducente a quattroruote. Il maggior numero di incidenti si registrano in città, nei centri urbani e nelle "arterie" provinciali e regionali sempre più trafficate. In autostrada invece il numero dei sinistri è infinitamente più basso, in quanto le condizioni di sicurezza sono molto più elevate, almeno per i motociclisti. La ragione di tanta "incidentalità" in moto è dovuta al 40% dalle pessime condizioni delle infrastrutture e sale fino al 60% la colpa di terzi. Sempre più numerose purtroppo le distrazioni per colpa di cellulari, smartphone e di altri dispositivi elettronici alla guida. Costruttori di moto e altri protagonisti di tutte la filiera la loro parte per la sicurezza continuano a farla senza tregua. A partire dall'incremento di sicurezza passiva offerto da pneumatici sempre più performanti, durevoli, esenti da strappi, falle e forature. Ai freni ed altri dispositivi "salvavita", non ultimo, vieppiù l'abbigliamento "ad-hoc" dove l'industria sta facendo passi in avanti formidabili per salvaguardare l'incolumità di ogni pilota. Non ci stancheramo mai di ribadire l'obbligatorietà del paraschiena quando si viaggia in moto, quale "supporto" e soluzione fondamentale per diminuire di almeno 3-4 milioni di euro i costi sanitari e sociali che lo Stato deve sobbarcarsi ogni anno, per invalidità gravi e gravissime dei malcapitati!

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