Tutte le proposte delle associazioni di categoria per dedurre fiscalmente i costi delle nuove auto ecologiche!

E' allarme rosso sull'inefficacia delle misure che vengono prese dalle pubbliche amministrazioni per limitare l'inquinamento dell'aria al giorno d'oggi. Da tutte le parti si ribadisce l'assoluta necessità di accelerare il rinnovo del parco circolante con efficaci misure di incentivazione, come la detraibilità della spesa che lo Stato ha già applicato in molti altri settori dell'economia e del commercio. Iniziare non solo a pensare ma anche ad agire “sostenibile” è un dovere da non procrastinare oltre. Sacrificare l'auto di famiglia sembra una soluzione semplicistica, inutile e banale, occorre invece sviluppare nuove infrastrutture per rendere scorrevole il traffico e soprattutto lavorare celermente sullo smaltimento e sulla rottamazione del parco veicoli circolante da anni molto più che obsoleto. Lo sapevate voi che al ritmo “attuale” impiegheremo più di 30 anni per fare piazza pulita di tutti i vecchi veicoli inquinanti ancora sulle nostre strade? La situazione è ancora più nera nell'ambito dei veicoli commerciali, dove le statistiche attuali affermano che servirebbero circa 45 anni per eliminare tutti i mezzi antecedenti all'Euro 2. Le campagne di rottamazione e gli incentivi dei costruttori sono a tutt'oggi troppo poche. Le case automobilistiche stanno mettendo in campo risorse importanti per accelerare il rinnovo del parco. Esistono formule fiscali che si sono dimostrate efficaci in altri settori come le detrazioni per ristrutturazione ed i super ammortamenti. Perché non estendere il principio della detraibilità dei costi di acquisto a chi compra un'auto ecologica rottamandone una vecchia, con l'estensione della detraibilità anche all'acquisto di un “usato sicuro” Euro 5 o Euro 6? E' tempo di promuovere efficacemente ogni bonus e possibile politica di stimolo al rinnovo del parco auto circolante, senza criminalizzare i prodotti più recenti e le tecnologie più efficaci del momento per accompagnare la transizione in maniera "indolore". Studiare e realizzare in tempi brevi, un coordinamento tra i provvedimenti presi a livello locale e nazionale attraverso una regia di alto profilo istituzionale capace di guidare, nel rispetto delle autonomie territoriali, anche l'adeguamento infrastrutturale per prepararsi ad accogliere il nuovo che avanza, soprattutto sulla strada!

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