Dal Ministero dello Sviluppo Economico ci dicono che spendiamo più per il pieno che per l'auto nuova!

Con un incremento di 2,7 miliardi sul 2016, quindi del +5%, lo scorso anno gli automobilisti italiani hanno speso 55 miliardi di euro per fare il pieno di benzina, diesel e gasolio. Un dato ufficiale sui consumi degli italiani e sui prezzi dei carburanti appena diffuso dal Ministero dello Sviluppo, in pratica spendiamo più per fare il pieno che per farci l'auto nuova. Nel 2017 le stime parlano di 50 miliardi più la manutenzione, con 40 miliardi spesi in quella ordinaria e per le riparazioni. Il rialzo dei prezzi non è dovuto ad un aumento dei consumi di carburante, che anzi sono in calo del 2%, ma dalla dinamica dei prezzi alla pompa che ha portato il prezzo medio della benzina da 1,443 euro del 2016 alle 1,530 euro del 2017 con un incremento del 6%. Mentre il prezzo medio del gasolio è passato dalle 1,280 euro del 2016 alle 1,389 euro del 2017 con un incremento dell’8%. A pesare sul nostro portafoglio è come sempre l'altissima tassazione sui carburanti, nel conto infatti rientrano ancora le “mitiche” accise per la guerra di Etiopia del 1935, per la crisi del Golfo di Suez del 1956, per la valanga del Vajont del 1963 o per l’alluvione di Firenze del 1966. Dei 55 miliardi spesi per italiani ben 35 miliardi, cioè il 65% sono finiti nelle casse dell’Erario. Alla produzione e alla distribuzione dei prodotti petroliferi di benzina e gasolio sono finiti invece quasi 20 miliardi. Cosa fare? Non ci resta che attendere l'avvento prossimo delle auto elettriche o ad idrogeno o convertire dopodomani le nostre a gpl o metano, perchè questo sono cifre da capogiro che non promettono nulla di buono per il futuro. E Noi paghiamoooo!

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