Patente a Punti: come funzionano le decurtazioni?
Data pubblicazione : 2018-02-19
Tutto quello che dovreste sapere sulla decurtazione dei Punti Patente!
La Patente a Punti è stata istituita con il DLgs n.9 del 15 Gennaio 2002, dal titolo: “Disposizioni integrative e correttive del nuovo Codice della Strada", a norma dell’Art. 1 della Legge n.85 del 22 Marzo 2001, al cui Art.7 ha introdotto le "decurtazioni punti" disciplinate dall’Art.126bis del Codice. La Circolare n.300 del 12 Agosto 2003: “ Disciplina della Patente a Punti”, introduce il nuovo istituto da intendersi per una maggiore sicurezza stradale, che integra il sistema delle sanzioni pecuniarie ed accessorie attualmente in vigore. A ciascun titolare di licenza di guida rilasciata in Italia è riconosciuto un totale iniziale di punti patente pari a 20 punti. Se il conducente non commette infrazioni in un biennio, questo punteggio è incrementato di 2 punti, con un massimo di 30 punti. Se intercorranno violazioni che comportino perdita di punti, ogni automobilista subirà le decurtazioni previste fino alla perdita totale del punteggio. La perdita totale del punteggio, a seguito del cumulo di più violazioni realizzate nel tempo, determina l’obbligo di revisione della patente, con la ripetizione dell’esame teorico e della prova pratica, per confermare la permanenza nel conducente dell’abilità tecnica alla guida e della conoscenza delle norme che disciplinano la circolazione. La decurtazione dei punti patente, riguarda solo le licenze di guida rilasciate in Italia, nonché quelle assimilabili, appartenenti ai cittadini dell’Unione Europea che abbiano stabilito la propria residenza normale in Italia ed abbiano ottenuto il riconoscimento dell’originario documento di guida.
La decurtazione dei punti può avvenire solo per quelle violazioni commesse alla guida di veicoli per i quali è prescritta la titolarità di patente, conformemente al consolidato indirizzo giurisprudenziale in materia. Ove siano accertate in una medesima circostanza più violazioni della stessa norma, ovvero la violazione in rapida successione di norme diverse che prevedono decurtazione di punteggio, è possibile cumulare le decurtazioni fino a totalizzare un massimo di 15 punti.
Nb: la massima decurtazione possibile con uno stesso accertamento, tuttavia, non si applica quando una delle violazioni commesse comporta l’applicazione della sospensione immediata o della revoca della patente di guida. In tal caso, al conducente può essere sempre applicata la decurtazione di tutti punti previsti dalle norme violate senza alcuna limitazione complessiva.
Se la violazione è commessa da neopatentati, la decurtazione di punteggio avverrà in misura doppia, entro i primi 3 anni dal rilascio della Patente B. Tale norma riguarda solo le patenti di guida rilasciate dopo il 1 Ottobre 2003, a condizione che il titolare non sia già in possesso di Patente B o superiore prima di tale data. Il raddoppio ricorre anche nel caso in cui la decurtazione sia applicata nei confronti del proprietario del veicolo.
"E se perdessi tutti i punti sulla patente? Niente panico!".
Dal 13 Agosto 2010, se viene commessa un'infrazione da almeno 5 punti, cui seguano, nell'arco di successivi 12 mesi, altre 2 violazioni da almeno 5 punti ciascuna, è prevista la revisione della patente. Alla perdita totale del punteggio non consegue la sospensione immediata della patente di guida ma la sua revisione
entro 30 gg. dal momento in cui perviene la comunicazione che la dispone. Durante questo periodo il conducente può continuare a circolare.
Ogni automobilista oggigiorno può controllare in tempo reale lo stato dei punti patente consultando via Web, l'Anagrafe Nazionale degli Abilitati alla Guida, sul "Portale dell'Automobilista".
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