"La Pacchia è Finita", sembra essere il leit-motiv dell'Estate 2018! Per fortuna stavolta la cronaca non parla di migranti africani che si giocano la vita spinti in mare dalla fame nera e dai molteplici stenti della loro grama vita, ma dei tanti, troppi automobilisti vessati quotidianamente da finti gentiluomini che dopo aver mostrato loro la piazzola di sosta libera, chiedono "la mancetta" per poter lasciare l'auto in un'area pubblica. A volte dietro minacce di danni al veicolo o peggio alla persona. Adesso ripetiamo, per fortuna, questi "pseudo lavoratori" rischiano e si meriterebbero, la condanna penale e la galera per estorsione senza se e senza ma! A chiarire l'inquadramento del reato ed il giro di vite per questo tipo di "malapratica", radicata più al Sud che al Nord Italia, è stata la seconda sezione Penale della Corte di Cassazione con sentenza tanto attesa e finalmente depositata il 5 Luglio scorso. Nel caso giudicato, un automobilista si era visto chiedere “la 2Euro” da un perfetto e sconosciuto parcheggiatore abusivo all'interno di una grande area di sosta rigorosamente pubblica. Al rifiuto dello stesso, segue rissa con minacce di morte e direttissima denuncia ai Carabinieri. Gli avvocati dell'inquisito, come al solito, tentano di derubricare il reato, ovvero cercano di attribuire una qualifica meno grave della prevista, a violenza privata. Ma i giudici della Corte non ci stanno e al riguardo ribadiscono nella sentenza che: "Non è configurabile il reato di violenza privata per la semplice ragione che il suddetto reato ha natura sussidiaria rispetto all'estorsione dalla quale si differenzia per l'assenza dell'ingiusto profitto che, invece, nel caso di specie, è configurabile. In merito alla minaccia, riguardante i possibili pericoli per l'integrità dell'autoveicolo in caso di mancato pagamento, è stato considerato irrilevante il fatto che l'automobilista non si sia sentito intimidito. Tale elemento non rende meno grave la condotta tenuta dal parcheggiatore abusivo". Morale della brutta faccenda, tutt'altro che da favola: la prossima volta che chicchè e sia vi chiederà dei soldi per un parcheggio pubblico, in primis, statev'accuort, in secundis, denunciateli!

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