Attualità
Mancano i nuovi ispettori di controllo per la nuova normativa sulla revisione. I centri autorizzati rischiano la paralisi e noi automobilisti una multa salatissima!
La "normalissima" revisione periodica degli autoveicoli presso le officine autorizzate rischia di trasformarsi nel solito "melodramma" italico per mancanza degli "ispettori" responsabili dei controlli. Lo denunciano i centri di revisione di tutta Italia, ma ancora una volta, a pagarne il conto, potremmo essere Noi cittadini automobilisti che con la revisione scaduta rischieremmo sanzioni pecuniarie dalle 200 alle 650 euro con sospensione della carta di circolazione e fermo amministrativo dell'auto. Come tutti ben saprete, già dal 20 Maggio scorso sono entrate in vigore le nuove regole per la revisione periodica degli autoveicoli contenute nella norma europea 2014/45. Tra le novità più spiazzanti vi ricordiamo quella dell’ispettore del centro di controllo a rimpiazzare l’attuale responsabile tecnico delle revisioni. Dopo mesi di dibatti, opinioni e discussioni sulle "convergenze" al maggiore livello di qualificazione dell’attuale responsabile tecnico, su come rendere conforme lo standard formativo previsto per il responsabile tecnico alle più elevate competenze richieste dalla direttiva UE, si è evidenziata la necessità, parallelamente al piano formativo dei nuovi ispettori, di un idoneo e sostenibile percorso di aggiornamento, che consenta alle imprese già in attività di potersi adeguare ai nuovi standard. Sembrava tutto risolto? Niente affatto! In primis le inadempienze da parte delle Regioni che non hanno attuato sul territorio nazionale i corsi formativi previsti, con oggettivi impedimenti per tutte le imprese di potersi qualificare e operare. In secundis, il problema della terzietà dell’ispettore che dovrà trovare soluzioni concordate con la categoria, nonché la carenza, nella legge di recepimento della norma europea, della figura del "supplente", fondamentale per garantire la continuità dell’operatività dei vari centri. Come potete ben capire, il rischio di "paralisi" delle revisioni auto è attuale e ben presente, frutto dello "sballottaggio" normativo fra leggi europee e loro ricevimento nazionale. Il punto è che ad oltre 365 giorni dall'entrata in vigore della specifica normativa, non sono ancora stati emanati i decreti attuativi per formare i nuovi ispettori. A peggiorare la situazione, potevano mancare gli azzeccagarbugli della “burokrazia" nazionalpopolare, che hanno sospeso i corsi di preparazione al conseguimento della qualifica e vietato alle officine di sostituire temporaneamente il responsabile della revisione con un dipendente dello stesso centro dotato di esperienza pluriennale. In mancanza di una rapida attuazione dei decreti e dell'avvio dei corsi di formazione, i controlli periodici sui veicoli rischiano l'oggettiva “paralisi” soprattutto nei centri revisione che hanno un solo ispettore, i quali saranno costretti a chiudere l'attività in caso di un qualsiasi imprevisto o assenza per causa di forza maggiore del dipendente. "Riusciranno i nostri eroi a dipanare l'ingarbugliatissima matassa tecnico-operativa, risolvendo ogni pasticciaccio brutto, prima della scadenza della nostra revisione auto? A quelli del Ministero dei Trasporti, l'ardua sentenza!".
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