La norma compare nell'ultima bozza del decreto fiscale del nuovo Governo e attua la sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha dichiarato illegittima l'esenzione. La nuova disciplina non avrà valore retroattivo come paventato all'inizio, ma entrerà in vigore già dal 1° Gennaio 2020 e lo Stato italiano stima di incassare quasi 70 milioni di euro all'anno. In soldoni, tutte le autoscuole dovranno certificare i corrispettivi delle lezioni per la patente di guida per via telematica ma avranno tempo fino al 30 Giugno per adeguarsi e fino ad allora potranno rilasciare la ricevuta fiscale. L’orientamento dell'Esecutivo è atto a scongiurare il rischio più grosso, ovvero dover pagare anche gli arretrati dell'ultimo lustro di attività ma non risponde alle richieste della categoria per ottenere un regime molto più agevolato. La retroattività della sentenza per i periodi d’imposta 2014-2018 era stata già riconosciuta da Agenzia delle Entrate che aveva avviato prontamente l’azione di recupero. L’Art. 33 della sentenza europea penalizza le scuoleguida sugli adempimenti: prevedendo già da Gennaio 2020, la certificazione dei corrispettivi, la loro memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica alla Tributaria. Fino al 30 Giugno sarà possibile documentare i corrispettivi con ricevuta fiscale o scontrino. Il Decreto Ministeriale del 10 Maggio scorso stabiliva l’esenzione dalla certificazione dei corrispettivi per tutta una serie di attività, comprese le autoscuole. Molte delle quali per evitare problemi col fisco, hanno deciso di applicare la famigerata "Risoluzione 79" che applica l’IVA alla sola didattica. Siamo sicuri che in futuro anche tali lavori non vadano soggetti all’obbligo di certificazione dei corrispettivi e che la patente di guida non diventi un vero e proprio "costo sociale" per le famiglie italiane?

Appassionati di VIDEO VIRALI STRADALI? Iscrivetevi #iSCUOLAGUIDA TUBE!