Anche la Confederazione delle Scuole guida, delle Scuole nautiche e degli Studi di consulenza italiani alza la voce per ripartire in sicurezza! Dopo mesi di totale abbandono e l'attuale situazione paradossale in cui i titolari delle autoscuole possono aprire al pubblico ma senza fornire alcun servizio all'automobilista, col rischio sempre più concreto di non beccare nemmeno un euro dalla cassa integrazione. All'indomani del nuovo decreto del Governo Conte per iniziare la tanto attesa “Fase2” dal 4 Maggio prossimo venturo dell'emergenza Covid-19. Il cosiddetto “Codice Ateco” per le autoscuole non è mai stato bloccato, quindi in teoria dal 4 Maggio sarà possibile riaprire i battenti, ma sempre col divieto di fare formazione ed erogare tutti i servizi di base. Un vulnus normativo che rischia sia di stoppare l'estensione della cassa integrazione in deroga e di non far ripartire in completa sicurezza. Per l'associazione nazionale di categoria saranno necessari ulteriori approfondimenti su una situazione unica ed incredibile al tempo stesso che si sta protraendo troppo. Di fatto un titolare autoscuola potrebbe sì aprire l'attività, ma senza poter essere utile in alcun modo al cittadino. L'intero settore chiede spiegazioni, delucidazioni immediate agli enti preposti, a fronte di uno stasi tutt'altro che apparente, che finora ha messo letteralmente in ginocchio migliaia di imprenditori e aziende ben avviate, con oltre 30mila addetti che saranno costretti a chiudere a breve. Forse non tutti sanno che ad oggi, il rischio di contrarre l'odiato virus nelle autoscuole è tra i più bassi a livello nazionale. Secondo i dati e le ultime statistiche dell'Istituto Superiore della Sanità, soltanto il 4% dei contagi avvengono sul luogo di lavoro. Vorremmo rilanciare a gran voce, la proposta di iniziare almeno gli esami teorici per la Patente B in sede e le lezioni di guida per riavviare l'attività in attesa della scoperta di un vaccino che metta la parola fine al perdurare della pandemia da Coronavirus!

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