Il Consiglio di Stato riforma la sentenza del TAR liberalizzando le clausole di esclusiva per tutti i taxi. Via quindi alla libera concorrenza, con la condanna dei comportamenti illeciti dei principali radiotaxi nazionali che negavano di fatto ai propri associati, attraverso patti monopolistici e assurde clausole di esclusiva, l'uso di app per smartphone sviluppate da soggetti terzi indipendenti, per facilitare l'incontro tra domanda e offerta. La decisione del Consiglio di Stato in aiuto della libertà imprenditoriale dei tassisti, riconoscendo gli indubbi benefici della coesistenza tra sistemi tradizionali e sistemi innovativi di procacciamento delle corse. Benefici non solo per i tassisti, adesso liberi di scegliere con quali e quanti operatori lavorare, ma anche per i passeggeri, che avranno a disposizione una flotta di autoveicoli più ampia ed un servizio privato ancor più efficiente e di qualità. Nel ribaltare la sentenza del TAR, che aveva inizialmente annullato la decisione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, i giudici hanno accolto le argomentazioni formulate dalla stessa, inviando un segnale di apertura alla concorrenza nel settore dei trasporti privati. Offrire ai tassisti ulteriori strumenti per l'acquisizione della clientela e permettere all'utenza un più facile accesso al taxi in un momento in cui l'offerta di servizi innovativi è fondamentale alla ripartenza del paese e dell'intera categoria dei tassisti, messa a dura prova dall'emergenza Coronavirus ancora in atto!

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