Tutti a colorare le strisce pedonali!

Ce ne rendiamo conto un pò tutti, ogni giorno, quando attraversiamo la strada, in centro come in periferia, in particolar modo se stiamo a piedi oppure in bici. Di cosa parliamo? Delle strisce pedonali, che il più delle volte sono in pessime condizioni: poco evidenti, semicancellate, sporche e non sempre ben segnalate. Fattori “terra terra” che al veloce colpo d'occhio di passanti ed automobilisti casuali possono sembrare irrilevanti, ma in realtà potrebbero essere in grado di provocare incidenti anche gravi. Come fare allora se chi di dovere o il personale pubblico “prepagato”, non si occupa di migliorare e curare la segnaletica stradale? Un buon esempio di impegno collettivo arriva da Bogotà capitale multietnica della Colombia, da un gruppo di cittadini volenterosi, che per il bene dell'intera comunità di fronte al fatto lampante che le autorità preposte esitassero ad occuparsi della manutenzione stradale, ha deciso di “rimboccarsi le maniche” per ridipingere ad arte, grazie all'impiego di colori vivaci e ben visibili, le strisce pedonali cittadine, dando al mondo un esempio concreto di solidarietà e collaborazione al fine di avvantaggiare una intera e popolosa comunità di cittadini. I lavori di “rinnovamento” e coloramento delle strisce pedonali sono stati effettuati da parte del collettivo “Combo 3000”, che prende il proprio nome proprio dalla posizione sopraelevata della città. Il gruppo ha deciso di mettersi in azione ridipingendo o ridisegnando le strisce in diversi punti della città, in modo da facilitare la circolazione da parte dei pedoni, proteggendoli dal traffico delle automobili e degli altri mezzi di trasporto. Nello svolgere l'inusuale e faticoso compito, il collettivo è riuscito ad attirare l'attenzione dei “media” e delle istituzioni, di quelli che, in definitiva, avrebbero dovuto occuparsi dei “lavori in corso” sulle strade colombiane. Quando è stato chiesta loro, la ragione di un simile “extra-civico” comportamento, la risposta non s'è fatta attendere ed ha richiamato in campo la necessità di operare uniti per un obiettivo comune, il bisogno di rendere più sicure le strade per i pedoni e la volontà di dimostrare come da un piccolo gesto possano anche nascere grandi rivoluzioni sociali e culturali. Prendiamo esempio?