Attualità
Il Ministero dei Trasporti bandisce una gara europea per le nuove patenti di guida, nei prossimi 5 anni per 300 milioni di euro, ma sono identiche alle attuali!
Ogni nuova licenza di guida avrà, infatti, di media un costo di 10 euro: il supporto ne vale 1, 0,95 cent per lo stampaggio e ben 8 euretti per la consegna diretta a casa vostra. Sin qui niente di strano, eccetto, forse, l’esorbitante cifra, in tempo di crisi, della quale si farà carico lo Stato (e quindi tutti noi, ndr) per recapitare ai cittadini le nuove patenti. Il lato, o se volete il dato, più inquietante e sconfortante è che le cosidette "nuove" patenti saranno molto simili per non dire identiche alle attuali misere carte plasticate, senza alcuna rivoluzionaria o utile tecnologia “a bordo”. Una notizia che proprio nel nostro Belpaese assume “contorni” assurdi, beffardi e quanto mai paradossali, se pensiamo per un attimo al "lavoro" quotidiano delle mille commissioni “ad hoc” che non decidono mai niente e cabine di regia multiple (di Stato) per scegliere alla fine dei giuochi, la tecnologia (?) peggiore e meno efficiente. Tra l’Agenda Digitale, il Decreto Digitalia e la nuovissima Agenzia per l’Italia Digitale, solo e sempre a parole, si continua a ripetere ogni giorno il "mantra" sugli investimenti per la crescita e le spese ingenti per l'innovazione tecnologica. L’aspetto più imbarazzante dell’intera vicenda è, tuttavia un altro. Digit PA, l’ente che in tutta fretta il Governo "tecnico" attuale vuol smantellare per far posto ad "Agenzia per l’Italia Digitale" si era tuttavia accorto dell’assurda vicenda, con immediata segnalazione, dapprima ai vertici del Dipartimento dei Trasporti e, quindi al Ministro dello Sviluppo Economico. Nella missiva, i vertici di Digit PA, presentano le molte perplessità al riguardo, ricordando di aver presentato a suo tempo al Dipartimento, l’opportunità di installare nuovi e performanti microprocessori sulle patenti sia per rafforzarne la sicurezza in termini antifrode e anti clonazione, sia per renderle, eventualmente, utilizzabili per l’erogazione ai cittadini di servizi accessori al passo coi tempi. Il Dipartimento dei Trasporti, tuttavia avrebbe rappresentato l’impossibilità a raccogliere "il suggerimento", in quanto, il documento patente di guida ed il suo layout, sarebbero “tassativamente" tracciati dalle Direttive Comunitarie "2006/126/CE" e "2009/113/CE" recepite con Dlgs. N. 59 del 18/4/2011. Secondo il Ministero sarebbero i regolamenti UE a precludere l’introduzione della "patente intelligente” o, almeno, di una card più moderna e performante dell’attuale, davvero insignificante. Qualcuno a questo punto interpreta male le norme o vuol far finta di niente. Difatti, proprio la disciplina europea, prevede espressamente la possibilità, ancorché non l’obbligo, di inserire nelle nuove patenti di guida una memoria elettronica sulla quale registrare informazioni già presenti sulla patente nonché, qualora il singolo Paese membro lo ritenesse opportuno, ulteriori dati più o meno “sensibili” relativi all’identità del titolare. Lo scorso 4 maggio 2012, la Commissione Europea aveva varato apposite "linee guida" in materia con questo incipit: “Requisiti tecnici per le patenti di guida dotate di un supporto di memorizzazione (microchip)”, circostanza quindi piuttosto “curiosa” se fosse vero quanto riferito dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture circa il divieto di includere la memoria "smart" nella patente a causa della disciplina europea. Dovendo spendere centinaia di milioni di euro, oltre 200 milioni solo per la spedizione, per distribuire ai cittadini “nuove carte" già vecchie ed obsolete, varrebbe la pena che si trattasse, almeno, di patenti veramente “intelligenti” e, nei limiti del possibile multiuso. Incomprensibile, proprio per questo, la presa di posizione del Ministero e dei cosidetti "tecnici" del Governo. Avete capito in quali "ambasce" saremo ancora per il prossimo futuro?
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