Nuovi cittadini ed incidenti

Gli automobilisti stranieri rischiano il doppio sulle strade del nostro Paese, dove il 6,4% degli italiani e' coinvolto in un incidente all'anno mentre per gli extracomunitari la percentuale sale fino al 14%. Se argentini, francesi e tedeschi superano di poco la media italiana; tunisini, ucraini, romeni, marocchini e moldavi sono esposti a pericoli ben più maggiori, anche se i più “a rischio” sono: egiziani, peruviani, albanesi e i cinesi. I dati sono recentissimi, diffusi dalla Fondazione Ania e Caritas Italiana nel dossier “Migrantes”, in occasione della presentazione del progetto “Ambasciatori della Sicurezza Stradale”. Certi “numeri” dimostrano l'esistenza di differenze più o meno abissali di abitudini e di comportamento, che rappresentano di fatto un pericolo per l'intera collettività, con pesanti ripercussioni economiche oltre che sociali. Basti pensare che gli incidenti stradali comportano ogni anno in Italia oltre 3.800 morti, 290 mila feriti ed un “aggravio di spesa sociale” di oltre 30 miliardi di euro, pari al 2% del prodotto interno lordo (PIL) del paese. Gli stranieri residenti in Italia sono ben 4,75 milioni, di cui 2,6 muniti di patente B (più di 1,5 milioni l'hanno conseguita frequentando lezioni in autoscuole italiane, ndr). Possiedono più di 2,8 milioni di automobili e oltre 250mila motoveicoli. Per scaricare e consultare il documento originale con i grafici a colori in formato .pdf, cliccate QUI.