Cominciamo subito con l'affermare che i giocatori di calcio di Serie A non usano le cinture di sicurezza e violano ripetutamente e "bellamente" il vecchio ed il nuovo Codice della Strada. Detto questo o meglio scritto questo, quando parliamo di calcio non giocato ma “guidato” non esistono più rivalità, ne campanilismi, ne squadre preferite né idoli da osannare per quel gol fortunoso o quell'altra bella azione tutta di prima intenzione. Perchè tutti o quasi "Totti" si dimostrano colpevoli. Ma questo “stramaledetto” vizio, da immarcescibili “lupi” dell'erba e della pedata, se lo toglieranno mai?. Dai terzini più scarsi dai piedi “quadrati” ai più quotati e pagati attaccanti, da Philip Mexès a Francesco Totti, passando per De Rossi, Robinho e Mudingayi che mette un po' di Pepe anche a Bonucci e Cannavaro. Anche fra gli allenatori non c'è da stare molto...Allegri, Conte e persino Mazzarri girano spesso e volentieri senza le cinture allacciate alla vita e al sedile come Codice comanda! Sembra l'ultima moda del momento, quasi tutte le riviste di news o di gossip ogni settimana pubblicano “scatti” di calciatori e di “mister” allenatori in auto completamente “liberi” e tutt'altro che avvezzi ad ogni controllo di sicurezza. Le foto scattate ed i video ripresi (e “postati” sempre più spesso dopo pochi minuti su YouTube, ndr) mentre questi strapagati “sportivi” arrivano o escono dai loro "posti di lavoro", non lasciano dubbi e ci fanno “vera” testimonianza e a dirla tutta, anche un pò vergogna. Tra chi guida con le “cuffione” a tutto volume, e chi è passeggero nessuno si distingue per rispetto delle regole, alcuni addirittura non solo sono in auto senza cintura, ma trasportano a bordo bebè privi di qualsiasi dispositivo di sicurezza. Tra le mille infrazioni al Codice e alla morale che denunciamo sempre, sarebbe ora di “usare” i “famosi” come “protagonisti in positivo di campagne di pubblicità progresso sul mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (secondo le ultime statistiche, 3 autisti su 10 non le allacciano, ndr), con un appello, non solo al popolo fidelizzato delle curve della domenica ma anche all'opinione pubblica tutta, ai ragazzi più giovani che devono ancora prendere la patente di guida ed ai neopatentati in erba. Insomma i calciatori professionisti di “Seria A”, se tali si professano, dovrebbero essere, anche fuori dal campo di gioco, “spettacolare” esempio per un comportamento più responsabile e consapevole, specie per i propri tifosi che li considerano idoli da imitare. Oltre ad auspicarci una netta inversione di “tendenza” per l’incolumità degli stessi e di chi li accompagna, speriamo che tra calciatori e allenatori data l’importanza della questione, nasca la voglia di “prestar” gratuitamente la propria immagine per “campagne” a favore della sicurezza stradale (come aveva già provato a fare lo scorso anno, il difensore della Juventus, Giorgio Chiellini per Goodyear, ndr). Sennò le cinture in macchina, davanti e dietro, che ci stanno a fare?