Sicurezza Stradale
Non tutte le case costruttrici automobilistiche vedono cosi’ “rosa” sul futuro dell’automobile che si guida da sola!
La volevamo gia', la davamo ormai per "cosa fatta", dopo averla vista "in marcia" per km e km, senza un unico sbandamento, ne incertezza, sulle strade della California. L'auto senza pilota per intenderci, quella che si guida da sola, quella che tutti sogniamo da sempre, superdotata di pilota automatico "libera tutti", quella a cui lasciare ogni “incombenza” sulla strada e lo stress da traffico, che ci dovrebbe restituire molto tempo libero ed il piacere di guidare senza pericolo. Sembrava tutto pronto e definito, ma invece il tema caldo dell'estate, sarà anche quello “portante” del prossimo autunno-inverno, con grandi annunci delle piu' blasonate case automobilistiche che si susseguiranno nel corso dei mesi, quasi con la sensazione che la rivoluzione della “guida automatica sia davvero alle porte ed alla “portata” di tutte le tasche! Purtroppo non è così: la strada da percorrere, è ancora lunga e disseminata di deviazioni e ritardi, anche se questo tipo di tecnologie applicate all’automotive evolvono in tempi brevissimi ed il solco è tracciato. Di nuovi autoveicoli che funzioneranno in automatico, freneranno prima di un impatto in prossimità di un ostacolo o manterranno la distanza di sicurezza, obbligandoci a rispettare ogni regola di vecchi e nuovi Codici della strada, ce ne saranno sempre di più. Prototipi ultramoderni equipaggiati con veri e propri info box, abbinati a videocamere “intelligenti” per "mappare" l'ambiente circostante e muoversi in autonomia anche nel più difficile contesto urbano (che richiede il controllo totale di molte variabili a causa del traffico e della complicazione di incroci ed intersezioni, ndr). La guida automatica dovrebbe essere capace di monitorare, a trecentosessanta gradi, lo spazio che circonda il veicolo per prevenire pericoli, avvisare il conducente, intervenire pro attivamente in caso di necessita'. Le capacità e le “normali” performance sono potenziate sia nella sensoristica, che nella capacità di analisi e di intervento grazie ad avanzatissimi sistemi di “intelligenza artificiale”. L'auto che marcia da sola dovrà anche dialogare con gli altri veicoli, (per rendere conscio il veicolo della situazione circostante non basta vedere le altre auto ma occorre anche sentirle, ndr), comunicare rotta, velocità e posizione in tempo reale. Questa tecnologia di dialogo “machine to machine” è un altro cardine per lo sviluppo dell'auto che si guida da sola soprattutto per ridurre al minimo la possibilità di incidenti stradali. Nei prossimi modelli, le automobili saranno sempre più connesse, avranno comandi vocali, ma per ora, il “pilota automatico” resta ancora una chimera, troppi problemi relativi alla sicurezza stradale e alla responsabilità civile dell'automobilista. Cosa succederebbe infatti se facessimo un incidente con una “smart car” a guida automatica? Quale sarebbe e come si stabilirebbe il concorso di colpa tra gli autisti? Chi verrebbe risarcito? Quali le assicurazioni? La guida automatica è un obiettivo esplicito, prossimo e dichiarato da tutte le grandi marche automobilistiche, ma il problema principale è rendere questa tecnologia ancora piu' sicura e compatibile con tutti i “codici” e le leggi stradali esistenti. Quando guidiamo noi siamo responsabili di quello che succede, quando il volante e' affidato ad un calcolatore, ad una centralina "sensoriale" tutto diventa più complicato in termini di responsabilità. Tutte problematiche che sembrano ancora di difficile risoluzione. Ed infine, se fosse veramente brevettata un'auto che guida da sola, avrebbe ancora senso la polizza Rc Auto?
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