Normative
Un recente decreto del Ministero dei Trasporti specifica come si installano, come si aggiorna la carta di circolazione, per star sicuri, essere visibili ed in regola con il Codice della Strada!
Al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture si stanno pian piano adeguando a tutte quelle grandi e piccole norme europee rimaste finora “incomprese” ed inascoltate al nostro codice stradale ormai diventato obsoleto e comprensibile ai soli addetti ai lavori. Stavolta il nuovo decreto ministeriale del 6 Novembre 2013 edito dall'ultima Gazzetta Ufficiale n.271 del 19 Novembre dello stesso anno, norma e disciplina l'installazione delle luci a led di marcia diurna (fino a poco tempo fa nel Belpaese ritenute illegali, anche se più che necessarie per la sicurezza stradale nel resto d'Europa, ndr). La deroga per tutti i veicoli a motore esclusi i rimorchi, prevede una precisa procedura per l'applicazione del kit per l'illuminazione diurna e l'aggiornamento del libretto di circolazione dopo revisione ed il “check up” finale presso la Motorizzazione preposta. Non sarà possibile installare più di due dispositivi a led anteriori e la loro collocazione dovrà essere disciplinata in modo diverso a seconda se le luci siano raggruppate o combinate ad altri dispositivi luminosi. L'auto "modificata" sarà indi posta ad ulteriori verifiche finali presso gli uffici della Motorizzazione civile competente che ne certificherà l'eseguito montaggio a regola d'arte. La buona novella rispetto al passato, è che non ci sarà piu bisogno dell'autorizzazione "diretta" della casa “madre” sulla carta di circolazione, quando si doveva attendere il nullaosta della casa costruttrice che approvava la modifica all'impianto luci dell'auto. L'esito positivo della "modifica" sarà quindi scontato, nel rispetto delle linee guida quivi esposte. In base alla tipologia di luce diurna e alla funzione svolta, il vostro meccanico di fiducia, dovrà rispettare tassativamente le quote d'installazione previste dalla norma ECE R48. Nel caso più diffuso di luci led non incorporate ad altri dispositivi, che non svolgono ulteriori funzioni d'illuminamento, la distanza tra le due luci non dovrà essere inferiore a 60 cm, (che si riducono a 40, se l'auto non è più larga di 130 cm, ndr) e l'altezza del dispositivo dal terreno dovrà essere compresa tra 25 e 150 cm. Durante il test di prova e collaudo sarà controllata inoltre l'inclinazione verticale ed orizzontale del fascio luminoso (+/- 10°; +/-20°). Le quote differiranno leggermente se le luci led integrano anche quelle di posizione anteriori o i fari fendinebbia. I tecnici della Motorizzazione testeranno vieppiù il corretto funzionamento dei led: accensione con l'avvio del motore e spegnimento quando il veicolo si arresta. E' vietato il funzionamento simultaneo delle luci di marcia diurna e delle luci fendinebbia, anabbaglianti o abbaglianti (le prime dovranno essere obbligatoriamente spente quando si accendono le seconde, ndr). Lo stesso obbligo varrà per gli indicatori di direzione che devono essere i soli a lampeggiare qualora siano incorporati alla luce di marcia diurna. A tal proposito esistono dei kit led con centralina dedicata per commutare automaticamente le luci come decreto “comanda”! Se l'auto supererà le verifiche con esito positivo, l'aggiornamento del libretto avverrà tramite l'apposizione di un bollino adesivo con la dicitura: “Installazione di luci di marcia diurna conformi alla norma UNECE87”.
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