Sicurezza Stradale
Anas, Società Autostrade e altri enti pubblici ne mettono a iosa, mentre gli automobilisti spesso non sanno cosa fare quando se le trovano davanti. Per la maggioranza degli autisti adulti e neopatentati è davvero un rebus ogni volta dare la precendenza, fermarsi o accelerare! Proviamo a dissipare anche ogni dubbio più rotondo!
Molti automobilisti hanno preso la Patente B quando le rotatorie ancora in Italia non c'erano o si utilizzavano regole diverse, che più o meno tutti abbiamo semplicemente o incautamente dimenticato. Le rotonde queste “sconosciute” ma tanto amate dagli enti pubblici e dai gestori delle strade per evitare congestioni del traffico, risparmiare attese e costi semaforici, vengono “bellamente” trascurate e dimenticate dal Codice della Strada che non le affronta nello specifico quindi per far chiarezza sulla situazione, dovremmo rifarci a norme generali. Cominciamo col dire che ci sono 2 tipi di rotatorie e 2 modi di dare la precendenza. Nelle rotonde di primo tipo o “all’italiana” chi vi accede ha la precedenza su chi è già “dentro” che deve fermarsi o rallentare per agevolare l’ingresso di chi arriva, la classica sempiterna precedenza a destra. Questo tipo di rotonda si identifica dal segnale che la precede: se c’è la sola indicazione di rotonda senza il cartello del dare la precedenza ci anticipa che stiamo per affrontare una rotonda all’italiana e entrando non troveremo la striscia orizzontale trasversale sull’asfalto. Diversamente le rotonde di secondo tipo, dette “alla francese”, la precedenza ce l'ha, chi già la sta percorrendo. Chi entra deve fermarsi o rallentare ed il segnale stradale che indica la rotatoria sarà accompagnato da quello che prescrive di dare la precedenza. In entrambi i casi, si inserisce l'indicatore di direzione a sinistra, per l'ingresso, mentre va messa, a destra, per uscirne. Così ha chiarito il Ministero dei Trasporti nel 2011, consapevole della mancanza di normative specifiche. Nel caso di rotonde di diametro ristretto, dove le fasi di entrata, percorrenza e uscita tendono a sovrapporsi. La fase di percorrenza è quella che più frequentemente viene gestita con più “estro” e inventiva da chi l’affronta. Nelle rotatorie più ampie va tenuta la corsia libera più a destra, tranne nei casi in cui si debba abbandonare l’intersezione in una delle ultime uscite. L’intenzione va sempre segnalata per tempo, cambiando corsia e mettendo la freccia, in corrispondenza dell’uscita precedente a quella che si deve affrontare. Nelle rotonde più piccole, invece, se l’uscita è di fronte o a destra rispetto all’entrata va posto l’indicatore di direzione appena prima di uscire. Se invece è a sinistra, rispetto all’ingresso, bisogna attivare e mantenere la freccia a sinistra da quando si entra fino a quando si esce. Tutto chiaro? Per ulteriori dubbi o chiarimenti sempre a Vs disposizione nello spazio riservato ai COMMENTI!
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