L'auto parlante che evita gli incidenti!

Adottando la nuova tecnologia che il Ministero dei Trasporti USA vuol rendere obbligatoria per le nuove auto immatricolate saremo capaci di inviare “segnali” fino a 300 metri di distanza da un auto all'altra, permettendo al conducente di avvertire del “pericolo” che potrebbe prevenire l'80% degli incidenti stradali. Si chiama V2V acronimo di "vehicle-to-vehicle" (da veicolo a veicolo, ndr) l'info-box “salvavita” promosso dal Governo, in grado di comunicare posizione, direzione e velocità di un'automobile, (esclusi i dati sensibili del conducente, ndr), tramite un sistema radio wi-fi, che sarà reso obbligatorio dal dipartimento americano dei Trasporti a tutte le case automobilistiche per tutte le vetture di nuova produzione. Tale normativa prima dell'approvazione sul territorio nazionale, verrà sottoposta a un periodo di consultazione pubblica durante il quale produttori di auto e altri soggetti interessati potranno esprimersi democraticamente sui pro e contro della nuova scoperta hi-tech. Tale tecnologia rappresenta la “next generation” delle scatole nere per la sicurezza automobilistica, incrementando i risultati già ottenuti con cinture di sicurezza ed airbag. L'allarme è scattato nel 2012, quando il numero delle morti “on the road” negli USA, è aumentato per la prima volta dopo molti anni, con più di 33mila decessi, mille in più rispetto al 2011. Questo inedito sistema va ad aggiungersi a tutti quelli già esistenti ed in fase di sperimentazione per rendere più sicure le strade del mondo riducendo in modo significativo tutti i rischi di possibili incidenti. Per una mobilità davvero consapevole e “globale” bisognerebbe istituire un dipartimento mondiale dei trasporti per lavorare tutti insieme alla creazione e sviluppo di nuove tecnologie di sicurezza come quelle che oggi già impediscono ad un automobile di avviare il motore se il conducente è brillo, disorientato, in stato confusionale o non indossa la cintura di sicurezza.