Roma
26 marzo 2001
La
revisione delle moto prorogata a fine giugno
Il
ministro dei Trasporti, Pier Luigi Bersani
ha firmato il decreto di proroga
al 30 giugno 2001 per la revisione di moto e
motocicli immatricolati nei mesi di gennaio,
febbraio e marzo fino al 1982
compreso. Fermi restando, comunque, i
termini previsti per la revisione dei mezzi
immatricolati nei mesi successivi .
La
decisione del ministero, è stata presa per
le difficoltà dovute sia alla non
disponibilità da parte degli uffici della
Motorizzazione del cosiddetto
“frenometro” (il banco prova dei freni
delle due ruote)sia perché le 250 che hanno
acquistato l’attrezzatura non coprono in
maniera omogenea tutte le province.
Slitta
in avanti dunque quanto previsto dal decreto
sulla revisione delle due ruote (pubblicato
sulla “Gazzetta Ufficiale” 296 del 20
dicembre 2000) e che inevitabilmente
sembrerebbe far “saltare” anche un altro
decreto previsto in estate. E,cioè, quello
di un eventuale anticipo della revisione
prevista in autunno per “aumentare” il
volume dei controlli da parte delle officine
abilitate visto l’esiguo numero dei mezzi,
immatricolati fino al 1982, circolanti .
Il
Ministero dei Trasporti ha annunciato,
contemporaneamente alla proroga al 30
giugno, il varo di un atro provvedimento: la
possibilità per concessionari e riparatori
di moto di svolgere le revisioni
aggiungendosi così alle strutture
autorizzate.
Ma
sarà giusto che un concessionario-officina
per motoveicoli o ciclomotori sia
controllore di se stesso ?? Si vuol
favorire gli interessi commerciali a quelli
dell'utenza?
Nel
2002 ci sarà la seconda ondata di
revisione che interesserà le due ruote
immatricolate dal 1983 al ’92 e, infine,
l’ultima tranche di verifica si concluderà
nel 2003 per le moto immatricolate
dal 1993 al ’99. Il totale da revisionare
è di dieci milioni di mezzi composto da
sette milioni di ciclomotori, tre milioni di
motocicli e 360mila motocarri e motoveicoli
a uso speciale.
Una
volta a regime, motociclette e scooter
saranno sottoposti come le auto a una
revisione periodica: la prima è prevista
dopo quattro anni dalla prima
immatricolazione seguita da altre a cadenza
biennale. |