Sicurezza Stradale
Non serve scappar via dopo aver avuto un incidente stradale ed aver investito un'altra persona e non prestargli il minimo soccorso. Pagherete un conto ancora più "salato" non solo con la vostra coscienza, ma con la giustizia, quando le forze dell’ordine, riusciranno ad identificarvi e condannarvi senza appello.
Più un messaggio è chiaro più fa colpo sull'opinione pubblica ed in special modo sulle coscienze di tutti gli automobilisti ancorchè in vacanza. In questo caso le parole lasciano poco spazio a soluzioni alternative. Non sono sufficienti le attuali norme di legge a scoraggiare certi gesti. L’Art. 189 del Codice della strada, ci mette bene in guardia, obbligandoci come utenti della strada, in caso di incidenti ricollegabili al nostro comportamento, a fermarci e prestare l’assistenza necessaria nei confronti di chi abbia subito danni. Chi non soccorre i feriti è punito con la reclusione da 1 a 3 anni, questa è la più grave delle sanzioni ma non l’unica, ne esiste un'altra amministrativa accessoria: la sospensione della patente di guida per un periodo non inferiore ad 1 anno e 6 mesi e una perdita di ulteriori 10 unità dalla patente a punti. Per gli "insensibili", paradossalmente esiste anche una certa convenienza dopotutto a soccorrere i feriti. Il conducente che si ferma e presta soccorso chiamando il 118 e mettendosi immediatamente a disposizione degli organi di polizia giudiziaria quando dall’incidente derivi il delitto di omicidio colposo o di lesioni personali colpose, non può essere arrestato. Anche se, come tutti sanno, normalmente l’arresto scatta ogni qualvolta si verifica un caso di flagranza. Utile aggiungere che i conducenti che entro le 24 ore successive al mancato soccorso ai feriti, si presentino alle forze dell’ordine, non verranno arrestati, eppure, c’è ancora chi sceglie di non fermarsi e darsi alla “macchia” vigliaccamente. Se dopo 48 ore non si pente il malcapitato fa malissimo, e stavolta non sono ammesse scusanti. E' di pubblico dominio infatti che la stragrande maggioranza, circa il 75% dei pirati della strada che causano la morte o lesioni gravi, viene sempre identificato, denunciato, arrestato e condannato duramente. Nelle campagne informative sulla sicurezza stradale, si ricorda quale “maledetto” reato sia la pirateria, davvero incompatibile col vivere civile. Una vera e propria “ignominia” stradale. Per chi volesse “pentirsi” altresi, ed avesse bisogno pur tardivamente di chiedere aiuto o consiglio a qualcuno, non lo faccia col parente o l'amico di turno ma avvisi prontamente l'Associazione Amici della Polizia Stradale che mette a disposizione un indirizzo riservato di posta elettronica: pirateriastradale@asaps.it e 2 numeri di telefono: 0543704015 e 3467553350. Chiamando gli stessi recapiti potrete avere ulteriori informazioni sul "mondo" della pirateria stradale, sulle conseguenze e le modalità per i rimborsi dei danni alle persone e agli autoveicoli interessati nello scontro. Sempre in tema di incidenti stradali, approfondite l'argomento seguendo i filmati e gli utili consigli in caso di sinistri, nei video socio-educativi di iScuolaguida Tube!
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