Il treno entra nel mega-tunnel!

Sotto il massiccio del San Gottardo nelle Alpi Lepontine, tra l'Italia e la Svizzera, c'è una bella novità. Tra una settimana verrà finalmente inaugurata la galleria "base" del nuovo traforo che ridurrà di più di 30Km l'attuale, avvicinando tra loro l'Italia, la Svizzera e la Germania. Pensate che per arrivare a Zurigo da Milano si impiegheranno meno di 3 ore (in confronto alle 4 odierne, ndr). Con i suoi 58 Km di lunghezza sarà la galleria ferroviaria più lunga del pianeta, più del neo "Euro-tunnel" sottomarino della Manica e del Seikan giapponese lunghi "appena" 54 km. A Natale 2016, verrà aperto al traffico veicolare "regolare" e permetterà di risparmiare tempo e denaro ad un sacco di automobilisti e camionisti. L'opera faraonica si estenderà dalla città di Erstfeld, nel famoso cantone di Uri, fino a Bodio nel Canton Ticino. Una galleria "monstre" essenziale per lo sviluppo dei trasporti europei del Terzo Millennio, la cui "mission" primaria sarà convogliare su strada ferrata larga parte del traffico merci su gomma, che oggi maggiormente percorre e inquina nei due sensi la dorsale tra il sud della Germania e il Nord dell'Italia. Le cose sono state fatte per bene: i sistemi di sicurezza e di controllo sono di ultima generazione, con i treni superveloci che viaggeranno a 5 minuti di distanza uno dall’altro. Il tracciato non è rettilineo ma ondulato, influenzato dalle caratteristiche del massiccio, dalle dighe e dalle possibilità di accesso ai cantieri. L'avveniristico progetto ingegneristico a due canne a binario unico, era stato ideato nel 1947 ma la costruzione è iniziata "solamente" 15 anni orsono. A conti fatti finali l'opera, sarà costata quasi 8 miliardi di euro, con gli scavi di circa 28 milioni di tonnellate di roccia, che sono durati dal 1999 al 2011, per un totale di 4 milioni di ore di lavoro. All’interno del tunnel sono state realizzate anche due stazioni poli-funzionali, che separano le due "canne" di base, in tre settori di lunghezza identica per le fermate d’emergenza e gli eventuali scambi di corsia (ciascuna può essere chiusa al traffico per consentire la manutenzione ordinaria e straordinaria, ndr). I centri di pronto intervento sono ubicati ai due ingressi del tunnel, con 800 operatori totali a disposizione per ogni attività di soccorso.  Cosa volere di più?